Approfittando dell’estate ho deciso di mettere l’impregnante sul tavolo in legno del giardino per evitare che con la pioggia si possano deteriorare.
Non essendo molto bravo nell’arte del dipingere, quando ho terminato ero ovviamente sporco di vernice dalla testa ai piedi. Come da manuale ho aperto il barattolo di acquaragia per rimuovere le indesiderate tracce dal pennello e dal mio corpo.
Già all’apertura del barattolo sono stato colpito dal consueto odore nauseabondo che mi ha stimolato i consueti sensi di colpa su quanto inquini questa roba, dove devo smaltirla, ma soprattutto quanto sarà tossica sulla pelle.
Mentre ripulivo il pennello notavo quanto l’acquaragia fosse oleosa e quindi mi si è sviluppata una stramba idea nella testa: l’amato olio di cocco, principe dei rinfrescanti Ayurvedici, potrebbe sostituire il solvente?
Detto e fatto, dopo pochi minuti ero in bagno a provare su un braccio l’olio di cocco e … meraviglia! La vernice dopo pochi minuti si dissolveva senza lasciare traccia. A questo punto mi sono cosparso completamente di olio ottenendo così anche il vantaggio di rinfrescare il mio Pitta incrementato dal lavoro eseguito sotto il sole.
Probabilmente sarà l’uovo di Colombo che tutti conosceranno già, ma per me è stata una grande scoperta. La prossima volta al posto dell’acquaragia mi attrezzerò di un buon barattolone di olio di cocco con tanti ringraziamenti da parte dell’ambiente.
… ovviamente, vi invito a provare.
Alcune notizie sull’acquaragia si possono trovare su WikipediaArticolo di Fabio
Che storia!illuminante e salvambiente!non lo sapevo!
X le donne:si può usare l’olio di cocco anche come struccante occhi,labbra,viso!da provare…
Mi sembra davvero incredibile che l’olio di cocco possa essere altrettanto efficace quanto l’acquaragia come solvente !? Stento a crederci, anche se l’autore della scoperta – Fabio – e’ sicuramente affidabile .
Voglio provare anch’io, perche’ si tratta di una notizia molto importante: quando occorre usare solventi sulla cute, la mente gia’ si dispone male e tenderebbe al rifiuto . L’acquaragia poi ha un odore disgustoso e molto penetrante che arriva subito al cervello e mette paura.
Complimenti a Fabio per la brillante intuizione.
Questa informazione e’ utilissima e da conservare: grazie mille.