Esperienze del lavoro secondo le indicazioni dell’Ayurveda è il tema cui è stato dedicato l’incontro dei soci di Atah Ayurveda e degli esperti che si è svolto sabato 9 gennaio 2010 a Bologna.
Il lavoro è argomento quanto mai di notevole interesse, dal momento che spesso sono proprio le situazioni sul lavoro e cioè i ritmi spesso troppo veloci, gli orari pesanti, le eventuali difficoltà nel rapporto con i superiori e/o con i colleghi a condizionare fortemente la nostra vita. In effetti buona parte della nostra giornata deve essere dedicata al lavoro, riducendo quindi lo spazio per la vita in famiglia e per il tempo libero.
Il Dott. Guido Sartori, medico ayurveda e presidente dell’associazione, ha illustrato che già nel VI° secolo a.C. Caraka – il medico cui si attribuisce la Caraka Samhita, uno dei più importanti ed autorevoli testi sacri di medicina dell’antica India e fonte di insegnamenti universali tuttora estremamente validi– afferma che uno dei 4 scopi della nostra vita è il dharma, cioè il rispetto, l’osservazione delle leggi che regolano l’ordine universale e il ruolo, il compito che ciascuno di noi deve svolgere: ognuno di noi ha il suo dharma, il proprio compito, il proprio lavoro nella vita. Perciò, requisito molto importante per la nostra qualità di vita sarebbe che il lavoro potesse essere scelto (e questo purtroppo ai nostri giorni non sempre è possibile) tenendo conto delle nostre attitudini personali. A questo proposito, secondo l’Ayurveda, non sono tanto i cosiddetti test attitudinali – oggi molto in voga – a consentirci di individuare le nostre naturali ed effettive capacità di lavoro, quanto piuttosto la conoscenza approfondita della nostra individuale costituzione ( prakrti). In Ayurveda, tutto, dagli esseri viventi – uomini, animali e piante etc. – agli oggetti, puo’ essere descritto e identificato attraverso una serie di attributi, di qualità ( guna) che si combinano in modo unico e irripetibile a definire in noi, in quanto esseri umani, la nostra costituzione individuale, cioè quel patrimonio di qualità che riceviamo già durante il concepimento e caratterizzano la nostra personale tipologia per tutta la durata della vita.
Il Dott. Sartori ha puntualizzato che, secondo l’Ayurveda, se noi cerchiamo di analizzare profondamente le nostre qualità di corpo, mente e spirito e quindi di conoscere al meglio possibile noi stessi – utilizzando gli strumenti che l’Ayurveda ci mette a disposizione – possiamo, oltre che riuscire meglio a mantenere la nostra condizione di salute, anche ad affrontare con maggiore appropriatezza il nostro dharma e in pratica, dedicarci con maggiore adeguatezza anche alla nostra attività lavorativa. In questo modo potremmo esprimere al meglio i nostri guna in senso positivo e costruttivo sia per noi stessi che per gli altri e vivere le nostre esperienze lavorative con più equilibrio e serenità, riuscendo inoltre a trarre anche piacere e gratificazione interiore da ciò che stiamo facendo.