I parte dell’articolo
Può essere usata come alimento ed è voce comune che i germogli siano ottimi nei risotti o nei minestroni. Contiene vitamina C, azoto e ferro.
Nomi regionali
Basilicata: r’ddìca
Calabria: ardicàra, ardìca
Campania: ardica
Lombardia: urtiga
Molise: r’ddich
Piemonte: urtìa
Puglia: virdìcula
Sardegna: pitzulenti, pitzianti, pistiddori
Sicilia: lardica
Veneto: ortiga
Curiosità
Viene citata anche nei racconti popolari Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno.
Re: “Qual è quell’erba che fin i ciechi la conoscono?”
Bertoldo: “L’ortica”
In un quadro di Albrecht Durer, famoso pittore e incisore tedesco della fine del Quattrocento, è rappresentato un angelo che offre al Creatore niente meno che un’ortica. Quale migliore testimonianza potremmo desiderare del prestigio che già allora circondava quest’erba?
Castore Durante, ad esempio, nel suo “Herbario Nuovo” (1585), dopo aver detto: “E’ così notissima pianta l’ortica, che si conosce da ciascuno fino nella notte oscura”, elencò una tale quantità di “virtù di dentro” e di “virtù di fuori” da far venire il capogiro.
Attorno a questa pianta strana che punge e cresce in mezzo ai ruderi sono nate anche molte leggende: credenze popolari antiche, che attribuivano all’ortica virtù magiche, come il potere di allontanare i fulmini se si buttavano le sue foglie in mezzo ad un fuoco. Chi poi ne portava addosso un’intera pianta, sarebbe stato al riparo da qualsiasi maleficio. Sempre una pianta intera, tenuta con la radice verso l’alto, in una notte di luna piena, avrebbe fatto passare la febbre all’ammalato di cui si fosse detto il nome a voce alta. Si riteneva anche che trasmettesse molto coraggio a chi la teneva in mano: in effetti, non è difficile immaginare una certa dose di aggressività in un individuo che stringe un mazzo di ortiche con le mani nude. Ed infine, se vogliamo credere ai pronostici tratti dai sogni, ci sarà di buon auspicio sognare di essere “punti” da un’ortica, è sicura previsione di successo.
Salute
Utilizzata come pianta medicinale anche dai Greci con proprietà antidiarroiche, diuretiche, cardiotoniche e antianemiche.
Viene anche impiegata per arrestare la caduta dei capelli.
Nel Medioevo veniva battuta e sfibrata per essere usata per tessere stoffe simili alla canapa o al lino.
Nella medicina popolare si usava percuotere con un mazzo di ortiche le parti del corpo colpite da paralisi o affezioni reumatiche.
L’Ortica, grazie alla clorofilla che è contenuta in quantità eccezionale nelle foglie costituisce un valido e del tutto innocuo colorante per medicinali, cosmetici, prodotti igienici e liquori. Veniva usata anche come colorante per i tessuti delicati: le foglie tingono di un bel verde, mentre le radici di giallo.
Un altro aspetto dell’ortica è l’azione rivitalizzante che ha, esattamente come la camomilla, sulle piante che le crescono vicino, ed è interessante osservare che la esplica in modo particolare sulle aromatiche (specialmente sulla menta), delle quali pare faccia aumentare il contenuto in olio essenziale. Inoltre, il macerato d’ortica, ottenuto facendo macerare la pianta intera in acqua per 12 ore, se spruzzato sulla pianta infestata dagli afidi, la libera da questi parassiti senza dover ricorrere a prodotti tossici.
L’ortica è una buona fonte di proteine: quando è fresca ne contiene da 6 a 8 g ogni 100 g, essiccata ne contiene da 30 a 35 g (percentuale vicina a quella della soia, uno dei legumi più ricchi di proteine).
Nelle epistassi si consiglia di introdurre nel naso batuffolini di cotone idrofilo imbevuti di succo fresco di ortica.
In veterinaria si considera giustamente l’ortica un’ottima pianta foraggera e pare che, oltre che trasmettere agli animali gli indubbi valori nutrizionali e salutari che possiede, essa rende i bovini particolarmente resistenti alle malattie infettive, aumenta notevolmente la produzione di latte delle vacche e conferisce ai cavalli un manto più lucente. E’ vivamente consigliabile nell’allevamento dei conigli e di tutto il pollame: in particolare si è visto che i tacchini, nutriti con un pastone addizionato di ortica tritata, ingrassano di più e che le galline aumentano la quantità e migliorano la qualità delle loro uova.
Alimentazione
Ed ora passiamo al lato forse più trascurato, ma a mio avviso importantissimo, dell’ortica: quello di ottima pianta alimentare. Essendo ricca di vitamine (A, C, K, B2 e acido folico), sali minerali, proteine e aminoacidi essenziali, essa costituisce un alimento di alto valore nutrizionale. In più, possiede un sapore delicatamente aromatico che la rende adatta alla preparazione di piatti appetitosi. Gli inconvenienti che presenta sono solo apparenti: basta tener presente che i peli urticanti delle foglie vengono neutralizzati sia da una bella lavata, che da una cottura anche brevissima, e che per cogliere e maneggiare tranquillamente l’ortica è sufficiente munirsi di un paio di guanti di pelle o di gomma. Per contro, le utilizzazioni di queste foglie saporite e salutari sono parecchie: dall’ottima zuppa di ortica, specialità della bassa Lombardia, al risotto verde, alla frittata con cime di ortica, al minestrone, ai ravioli di magro, ai raffinati vol-au-vent. Senza contare che le cime di ortica si possono far lessare e poi condire a piacere esattamente come gli spinaci, fornendo una squisita verdura nutriente, mentre l’acqua di cottura (una tazza al mattino a digiuno), depura e disintossica l’organismo. Con le foglioline più tenere, tritate finemente, si possono aromatizzare le insalate e le salsine alle erbe.
Succo fresco
E’ il modo migliore di utilizzare l’ortica per sfruttarne le proprietà medicinali, soprattutto l’effetto depurativo; si ottiene schiacciando le foglie o centrifugandole; generalmente se ne prende un bicchiere al mattino e uno a mezzogiorno.
Infuso
Si prepara con 50g in 1 litro d’acqua; si lascia in infusione per 15 minuti e se ne prendono 3 o 4 tazze al giorno.
Decotto di ortica
Fate bollire 1 cucchiaio di ortica essiccata in 2,5 dlitro d’acqua per 2-3 minuti. Trascorso questo periodo lasciate riposare per 5 minuti, quindi filtrate.
Consumatene 2 tazze al giorno per depurare il sangue.
Lozioni
Si applica il succo sulla zona ammalata della pelle.
Impacchi
Si imbevono nel succo, si applicano sulla zona malata e si cambiano 3 o 4 volte al giorno. .
Urticazioni
Con un mazzo di ortica appena tagliata si batte leggermente l’articolazione affetta da un processo infiammatorio o reumatico (ginocchio, spalla ecc.); questo produce un effetto revulsivo per il quale il sangue viene attratto in superficie decongestionando i tessuti interni.