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Ayurveda e la ventata di libertà di parola

Libertà di parola. Libertà di generare pensieri controcorrente. Libertà di proporre nuove prospettive. Perché come scriveva Italo Calvino “quel che ci appassiona e diverte nel lavoro editoriale è il proporre prospettive che non coincidono con quelle più ovvie”.

Oggi le prospettive più ovvie della letteratura scientifica italiana sono quelle che tendono a premiare specifici interessi accademici o industriali. Per andare controcorrente è sufficiente conservare indipendenza di giudizio e di attenzione per ciò che si ritiene possa essere più utile per il miglioramento professionale di chi lavora nella sanità. Recenti Progressi di Medicina inaugura il nuovo anno presentando il nuovo comitato scientifico, timone e bussola di una navigazione almeno un po’ controcorrente.

Scarico questo testo da una mail, in questi giorni in cui tutti diciamo “je suis…”. Chi non lo condivide? Lontano dall’ovvio! Lontano dal semplicemente conosciuto! Lontano dagli interessi economici! Lontano dalle consorterie. Lontano … lontano dalla realtà quotidiana, ahimè! Che ci conferma la nostra mancanza di libertà di parola e di pensiero trasversale.

Certo che leggendo l’elenco dei membri del comitato scientifico dell’RPM (http://www.recentiprogressi.it/r.php?v=1706&a=18914&l=28248&f=allegati/00000_0000_00/fulltext/18914_Comitato%20scientifico.pdf) non pare che sia popolato da rivoluzionari! Anche per Garattini potrà esistere la via di Damasco? 2015, anno di cambiamenti!?

VAC, la parola, non è libera. Nell’antica tradizione vedica, la parola è ‘parlata’ dal Dharma. La legge. Il dovere. La parola, il suono della parola fa accedere alla libertà, alla comunione con il Divino, se intonato e pronunciato correttamente. Non si tratta della libertà di dire quello che si vuole; la libertà sta nel dire cio che è vero!

C’è cosa più contro corrente del VERO, in questa nostra società? La letteratura scientifica ne è l’esempio; chi sa cosa e chi serve la scienza! L’Ayurveda, sulla salute e sulla malattia dice il VERO. Pochi l’ascoltano, ma i dati economici dimostrano che la Sanità rimane un buco nero che ingoia quantità di denaro impressionanti (vedi mail atahayurveda@googlegroups – chiedete di essere inclusi). Purtroppo, la salute dei cittadini, non ha nessuna correlazione positiva con tale dispendio!

Mi auguro che sempre di  più siano le persone che acquistano, al prezzo del proprio impegno e a proprio rischio e pericolo, indipendenza di giudizio e di attenzione, come detto nell’articolo, a partire dagli scienziati e dai divulagatori di scienza. Tenere timone e bussola controcorrente richiede molta forza e determinazione! L’Ayurveda losa da alcuni millenni e continuerà allo stesso modo. Il VERO della salute e della malattia sono la bussola e il timone di una navigazione perigliosa fra trascurateza e violenza. Fra le due c’è la consapevolezza del medico di essere ‘parlato’ dalla vita dei pazienti, l’unica legge cui soggiace il medico.

Buone nuove dal 2015!!!

Articolo di

Dott. Guido Sartori, medico, laurea con lode presso Università di Bologna, tesi sperimentale sull'Ayurveda; pratica a Bologna la Medicina Tradizionale Ayurveda; come presidente Associazione Pazienti Ayurvedici ATAH Ayurveda ha sottoscritto il Documento di Consenso per le M.N.C.; membro della Commissione Medicine Non Convenzionali dell'Ordine dei Medici di Bologna, docente Master Universitari in M.N.C., già docente alla scuola Ayurvedic Point; socio fondatore Ass. ASIA, insegnante di Yoga e 2° dan Ki-Aikido Yushinkai; consulente farmacologo e formulatore di preparati ayurvedici innovativi con piante italiane; socio fondatore Ass. Medicina Centrata sulla Persona ONLUS; ha studiato con Vaidya Bhagwan Dash, Asthavaidya Narayanan Nambi, Madhu Bhajra Bajracharya

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