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Tutela della Salute e Medicine Non Convenzionali

E’ di recente stampa un testo importante scritto dal Prof. Domenico Vasapollo, medico legale, che riguarda la:

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Tutela della Salute e Medicine Non Convenzionali. Profili clinico-giuridici e problematiche medico legali

 

ed: Giuffrè Editore, 2014

 

 

 

La spinta a scrivere il testo si basa su tre constatazioni:

il ricorso sempre più frequente del pubblico a questi trattamenti e la loro sempre maggiore diffusione. Questa prima constatazione è importante perché manifesta una ricerca, da parte della popolazione di soluzioni diverse da quelle proposte dal SSN e quindi una apertura mentale delle persone verso tradizioni antiche sia locali che provenienti da lontano, come l’Ayurveda, che hanno un punto in comune: il rispetto per la persona e per la natura. I dati statistici sono inequivocabili, in Italia e in Europa cresce la consapevolezza delle carenze del sistema sanitario tradizionale e della eccessiva medicalizzazione della vita.

il fondamento ancor oggi empirico, …  non avendo chiarito in maniera soddisfacente i meccanismi di azione. Questa seconda considerazione individua un problema che è necessario affrontare, ma che sarà di non facile soluzione fino a che l’università, la ricerca farmaceutica e l’organizzazione sanitaria continueranno a ostacolare gli sforzi di legittimazione sperimentale delle MNC. Sono implicate la disponibilità di risorse economiche e strutturali che potranno dimostrare un riscontro positivo solo in lasso di tempo lungo su cui la politica, l’industria e la ricerca universitaria non sono ancora disposte ad investire. Ulteriore difficoltà risiede nel necessario adattamento delle metodiche di ricerca alla specificità delle diverse MNC, che richiede la strutturazione di un nuovo linguaggio condiviso fra gli attori di questa innovazione. L’attuale struttura fisica dei laboratori e quella mentale dei ricercatori non sono idonee ad accogliere i concetti peculiari dell’Ayurveda o delle altre MNC.

– il fatto che l’esercizio di queste terapie avviene spesso ad opera di persone non dotate di requisiti di una seria preparazione professionale nel campo sanitario. La terza constatazione è la diretta conseguenza del fatto che le strutture didattiche, ovvero le Università, non offrono nessuna informazione agli studenti di Medicina, Infermieristica o Farmacia e, ancora meno, corsi universitari adeguati alla formazione in MNC. Tutto è delegato a strutture private, alla buona volontà dei singoli e alla disponibilità di docenti  non sempre all’altezza del compito.

Il testo copre una colpevole carenza di informazione da parte di chi si occupa della Salute Pubblica e anche da parte di chi è chiamato a giudicare aventuali abusi. E’ anche vero che l’entusiamo e l’emapatia umana e clinica dei medici o terapisti che praticano le MNC, porta a sottovalutare eventuali implicazioni legali. E’ evidente che l’ignoranza giuridica e l’assenza di legislazione adeguata, non aiuta  medici di MNC, pazienti, terapisti. E’ altrettanto evidente  che l’infarinatura medico-clinica, di pubblici ministeri e giudici e la mancanza periti esperti in MNC non aiuta la giustizia a comportarsi in modo adeguato. A questo si aggiunga la ‘fame’ di notizie scandalistiche da parte degli operatori dell’informazione che stumentalizzano e stravolgono i fatti disinformando e male orientando l’opinone opubblica.

I fatto che il Prof.Vasapollo abbia ritenuto fondamentale scrivere questo libro, ponderoso e non facilissimo, non fa che sottolineare la necessità di un dibattito aperto sulle questioni mediche riguardanti la salute dei cittadini. Senza pregiudiziali da parte di nessuno. Il tentativo regionale, grazie al titolo quinto della Costituzione, di proporre una “integrazione” delle medicine alternative, non ha fondamento perchè segna una priorità epistemologica dell’Allopatia che non c’è e non può essere una base di scambio fra accademici e i professionisti di MNC.

Il testo mostra che la certezza di alcuni punti di riferimento giuridici è chiara, ma come esista una disparità nei giudizi sulle situazioni concrete che testimonia di una incertezza giuridica basata sulla mancanza di una legislazione in materia di MNC. La domanda di regole e il riconoscimento delle MNC, da più legislature rimane inascoltata!

Questo generea delle aberrazioni logiche! Ad esempio: imputare di ‘dolo eventuale’ un medico di MNC significa, estendendo il concetto, che ogni medico ospedaliero del pronto soccorso, un oncologo, un medico in un Hospice, i professionisti che sono più a contatto con realtà a rischio di decesso, nel momento stesso in cui si impegnano di più nella terapia farmacologica o nella chirurgia, stanno esattamente preconizzando la morte del paziente. Fino a che gli strumenti tecnologici lo permettono, non accetteranno l’evento, ma oltre un certo livello di compromissione della fisiologia devono accettare la morte imminente del paziente! Quindi sarebbero anche loro imputabili, nel loro agire secondo le regole della medicina ufficiale, di ‘dolo eventuale’!

Una lettura ricca di informazioni e precisa nel delineare una situazione che necessita, al più presto, una regolamentazione nazionale ed europea!

Articolo di

Dott. Guido Sartori, medico, laurea con lode presso Università di Bologna, tesi sperimentale sull'Ayurveda; pratica a Bologna la Medicina Tradizionale Ayurveda; come presidente Associazione Pazienti Ayurvedici ATAH Ayurveda ha sottoscritto il Documento di Consenso per le M.N.C.; membro della Commissione Medicine Non Convenzionali dell'Ordine dei Medici di Bologna, docente Master Universitari in M.N.C., già docente alla scuola Ayurvedic Point; socio fondatore Ass. ASIA, insegnante di Yoga e 2° dan Ki-Aikido Yushinkai; consulente farmacologo e formulatore di preparati ayurvedici innovativi con piante italiane; socio fondatore Ass. Medicina Centrata sulla Persona ONLUS; ha studiato con Vaidya Bhagwan Dash, Asthavaidya Narayanan Nambi, Madhu Bhajra Bajracharya

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