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Le ragioni della Pancia

Colgo l’occasione della lettura dell’articolo del Prof. Luca Pani, direttore dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sull’importanza del ‘secondo cervello’ localizzato nell’addome per un commento ayurveedico peri-natalizio.

pancia-piatta1Risulta evidente che i beduini del deserto sono depositari di una sapienza che la medicina moderna deve riscoprire a causa del fatto che l’ha dimenticata e svalutata per decenni.

Occorre dire che la definizione di ‘secondo cervello’ si rivela errata, in realtà è il primo cervello emotivo. Noi tutti funzioniamo a ‘emozioni’. Non c’è un altro carburante per la vita! Le emozioni, il come le viviamo, ci determinano, guidano le nostre scelte di vita familiare e professionale, come singoli e come società. Le emozioni ci fanno vivere bene o ci fanno ammalare. addominali_N1Quindi è più corretto parlare di ‘primo cervello’ addominale. La fonte del nutrimento dei tessuti proviene dal processo di digestione che avviene nel’intestino. La regolazione dei ritmi viscerali goveranti dal Vata Dosha parte dall’intestino. I vissuti significativi si manifestano nella pancia. I cantanti imparano ad emettere la voce dalla pancia e gli attori esprimono visceralmente il carattere dei personaggi a partire dalla pancia. La stipsi o la diarrea sono le due principali malattie mortali di tutte le medicine tradizionali. Il terzo chakra sta a metà fra quello radice e la corona. L’ombelico è un ‘marma’ mortale se viene leso o ferito. Ci sono quindi moltissime ragioni che giustificano la massima attenzione per la ‘pancia’!

Lo spazio contenuto nel tubo gastroenterico individua un ‘ambiente intestinale’ che racchiude all’interno del corpo una popolazione microbica necessaria alla digestione e direttamente influenzata dal tipo di cibo ingerito e direttamente connessa con le strutture neurologiche periferiche e centrali, in modo tale da influenzare il pensiero e le azioni di ciascuno di noi. Con buona pace di tutti coloro che credono fermamente nella realtà del ‘libero arbitrio’! Basta mangiare o bere qualcosa di ‘sbagliato’ per noi e ‘noi’ diventiamo ‘diversi’!

Il sistema gastro-intestinale riconosce ciò che non gli è confacente, come dice l’Ayurveda, e rifiuta di assumerlo nuovamente manifestando le, erroneamente definite, ‘allergie’ che si rivelano quindi una salutare manifestazione di mantenimento della salute e della vita. Più che curate con farmaci sono manifestazioni che devono essere studiate e possono guarire solo se l’ambiente intestinale cambia radicalmente. L’Ayurveda ha ottimi consigli da proporre a tutti i gastroenterologi!

L’endoderma, le mucose dell’intestino e dei bronchi, rispondono alle aggressioni con una immediata reazione di crescita, il tumore e di eliminazione, le emorragie. Il tessuto mostra un vitalismo innato e si moltiplica per svolgere meglio le sue funzioni. Questo meccanismo può essere pericoloso per l’intero organismo, ma il ‘secondo cervello’ ragiona sempre molto bene e persegue lo scopo di mantenere la vita. Sono gli insulti ripetuti, alimentari e emotivi che pervertono e esauriscono la capacità di questa ‘intelligenza intesinale’ di rimettere in equilibrio il Vata-Pitta-Kapha e di permetterci di vivere a lungo.

 

Articolo di

Dott. Guido Sartori, medico, laurea con lode presso Università di Bologna, tesi sperimentale sull'Ayurveda; pratica a Bologna la Medicina Tradizionale Ayurveda; come presidente Associazione Pazienti Ayurvedici ATAH Ayurveda ha sottoscritto il Documento di Consenso per le M.N.C.; membro della Commissione Medicine Non Convenzionali dell'Ordine dei Medici di Bologna, docente Master Universitari in M.N.C., già docente alla scuola Ayurvedic Point; socio fondatore Ass. ASIA, insegnante di Yoga e 2° dan Ki-Aikido Yushinkai; consulente farmacologo e formulatore di preparati ayurvedici innovativi con piante italiane; socio fondatore Ass. Medicina Centrata sulla Persona ONLUS; ha studiato con Vaidya Bhagwan Dash, Asthavaidya Narayanan Nambi, Madhu Bhajra Bajracharya

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