La crisi colpisce tutti in un modo o nell’altro.
Nella nostra società anche la salute ha un costo. Anzi è un costo per tutti noi comunque, visto che versiamo le tasse regionali che servono per finanziare le spese delle strutture sanitarie pubbliche (80-90% del bilancio regionale!).
L’articolo che esce sulla Stampa mette in luce una triste verità: nell’analisi dei costi familiari e personali accade che vengano a mancare i denari necessari alle cure mediche. Si rinuncia ai trattamenti odontoiatrici e non si riesce a coprire i ticket per gli esami di laboratorio e per le medicine (che dovrebbero essere a carico del SSN!).
Se questo è vero per la sanità pubblica lo è ancora di più per le Medicine Non Convenzionali che sono a totale carico dell’asssitito. Nello stesso tempo le persone si rivolgono di più ai reparti di erboristeria di farmacie e parafarmacie o alle erboristerie, alla ricerca di un aiuto per la propria salute. Il mercato offre una varietà notevole di preparazioni, molte sono ripetitive, altre seguono le mode del momento, alcune assicurano, tramite i visi conosciuti della pubblicità, un’efficacia ottimale, ma anche queste hanno un costo non indifferente, in relazione alla qualità e quantità di pianta utilizzata.
Le famiglie rinunciano a dentisti, analisi e farmaci (La Stampa)
Cittadinanzattiva: Cronicità. Fra costi elevati e difficoltà sul lavoro, curarsi è un lusso
Anche i preparati ayurvedici a base di piante rientrano nell’offerta al consumatore. Il vantaggio che le formule ayurvediche offrono è qualitativo e quantitativo.
Per quanto riguarda la qualità bisogna ricordare che i preparati ayurvedici agiscono sulle energie dei Dosha Vata, Pitta e Kapha, quindi quasto significa che se un preparato viene assunto per un particolare sintomo o una specifica malattia, l’azione energetica sui Dosha si estende anche ad altre funzioni controllate da quel Dosha che risulta pacificato e riportato all’equilibrio. Un solo preparato fa bene a più funzioni!
Per quanto riguarda la quantità, le prearazioni ayurvediche necessitano di una quantità minima di aggreganti per le compresse e nessun tipo di confettatura o nessun conservante per decotti o sciroppi. Questo significa che contengono una maggiore quantità di erba per unità di peso, quindi hanno una resa, in relazione al costo e una efficacia maggiore di formule erboristiche più usuali.
Quindi, per chi vuole avere il massimo di resa economica e di effetti isiologici ha delle buone ragioni per rivolgersi alla Medicina Ayurveda e ai preparati ayurvedici. Se questi sono a base di piante mediterranee, più in sintonia con i nostri climi ed abitudini alimentari, il vantaggio aumenta ancora!
Articolo di Guido Sartori
Dott. Guido Sartori, medico, laurea con lode presso Università di Bologna, tesi sperimentale sull'Ayurveda; pratica a Bologna la Medicina Tradizionale Ayurveda; come presidente Associazione Pazienti Ayurvedici ATAH Ayurveda ha sottoscritto il Documento di Consenso per le M.N.C.; membro della Commissione Medicine Non Convenzionali dell'Ordine dei Medici di Bologna, docente Master Universitari in M.N.C., già docente alla scuola Ayurvedic Point; socio fondatore Ass. ASIA, insegnante di Yoga e 2° dan Ki-Aikido Yushinkai; consulente farmacologo e formulatore di preparati ayurvedici innovativi con piante italiane; socio fondatore Ass. Medicina Centrata sulla Persona ONLUS; ha studiato con Vaidya Bhagwan Dash, Asthavaidya Narayanan Nambi, Madhu Bhajra Bajracharya