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L’Ospedale Bellaria di Bologna sperimenta la Meditazione Tibetana

Partirà in febbraio una sperimentazione che si potrebbe definire rivoluzionaria. Si tratta dell’introduzione, all’interno di una Azienda Sanitaria, di una terapia tibetana, basata sulla meditazione (meditazione TONG LEN) e applicata ai pazienti oncologici. La pratica sarà condotta dall’equipe guidata dal dott. Pagliaro, direttore del reparto di Psicologia clinica dell’Ospedale Bellaria.

In questo modo la medicina orientale incontrerà quella occidentale.  Verranno scelti una ottantina di pazienti che continueranno il “normale” ciclo di cure. Solo quaranta di loro però saranno sottoposti alla tecnica meditativa, per poter poi valutare le eventuali differenze. Lo studio durerà diversi mesi e a distanza di tre e cinque anni lo staff di medici analizzerà i pazienti per capire se ci sono stati dei miglioramenti sia in alcuni valori del sangue  che negli stati di ansia e di tensione.

Il dott . Pagliaro che si occupa di meditazione da 23 anni, sembra ottimista sui risultati che si potranno ottenere. Ritiene importante che l’Ausl abbia autorizzato questo progetto a costo zero in quanto approvato dal Comitato Etico,  e spiega che si tratta di una pratica millenaria di tipo spirituale, un metodo curativo buddista che secondo i medici tibetani produce benefici su tutto l’organismo.

A questo punto dunque la domanda che occorre porsi è: ” Può l’energia produrre effetto sulla materia? La mente può influire positivamente  sul corpo? ”

 

Articolo di

Maddalena Marchesini è laureata in Scienze Politiche indirizzo sociologico. Possiede l'abilitazione professionale all'insegnamento di Psicologia sociale e Pubbliche relazioni. Dopo alcuni anni di consulenza, diviene dipendente della Regione Emilia Romagna in qualità di funzionario nel 1985. Si occupa fino ai primi anni novanta di ricerca e analisi sul mercato del lavoro e sul sistema scolastico e professionale, partecipando alla stesura e redazione di pubblicazioni e riviste periodiche della Giunta regionale. Successivamente ha svolto, per la presidenza del Consiglio Regionale, il coordinamento di iniziative di informazione e comunicazione in materia di multiculturalità e diritti umani, in collaborazione con Amnesty International, Scuola e Università. In questi ultimi anni, dopo un periodo di lavoro presso la Commissione Consigliare Ambiente, ove ha svolto attività a carattere legislativo e istruttorio, a conclusione del suo iter lavorativo presso la Regione Emila Romagna, diviene membro della associazione Atah Ayurveda, con la quale attualmente collabora, interessandosi da oltre vent' anni di Medicine non Convenzionali.

Un Commento a “L’Ospedale Bellaria di Bologna sperimenta la Meditazione Tibetana”

  1. Guido ha detto:

    Era ora che si facesse qualcosa anche in Italia, riguardo la meditazione di consapevolezza nei malati. La meditazione non nasce per guarire, ma allena la mente a relativizzare la propria presenza nella persona. I pazienti oncologigici non sono certo dei soggetti facili, ma sicuramente i risultati saranno positivi.

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