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La costituzione tutela la libertà di scelta terapeutica?

Strettamente connesso con il concetto di responsabilità è il concetto di libertà.

Solo se un pensiero od una azione sono responsabili, cioè in sintonia con noi stessi, si potranno dire liberi.

La Costituzione della Repubblica Italiana sancisce, all’art. 32, la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo. Ciascuno ha il diritto di tutelare la propria salute in un ambito di pluralismo scientifico, ovvero la scienza non è una sola, ma si possono adottare diversi paradigmi scientifici in base ai quali pensare e comportarsi per preservare la propria salute. Il sistema delle Aziende Sanitarie Locali fornisce indubbiamente una quantità più che sufficiente di servizi ai cittadini, ma manca qualcosa: manca la qualità della relazione fra medico e paziente, manca il tempo del colloquio, manca la possibilità di scegliere quel particolare medico di fiducia, manca la possibilità di usare tutto ciò che può essere terapeutico. Certo, nelle ASL e nelle cliniche private, la tecnologia viene usata a piene mani, ma le persone sono veramente libere di scegliere come farsi curare? Purtroppo non è così! Sono veramente libere di scegliere quale tipo di pazienti vogliono essere?  Possono veramente fare domande ed ottenere risposte per decidere le scelte terapeutiche per loro più opportune? Non credo che questa sia la realtà!

Non saremo veramente liberi fino a che non potremo scegliere liberamente riguardo a ciò che ci riguarda più da vicino: la nostra salute! Chi si cura con l’Ayurveda sa che la condizione di salute migliore possibile ci mette nelle condizioni migliori per vivere pienamente tutta la vita che ci è data.

Articolo di

Dott. Guido Sartori, medico, laurea con lode presso Università di Bologna, tesi sperimentale sull'Ayurveda; pratica a Bologna la Medicina Tradizionale Ayurveda; come presidente Associazione Pazienti Ayurvedici ATAH Ayurveda ha sottoscritto il Documento di Consenso per le M.N.C.; membro della Commissione Medicine Non Convenzionali dell'Ordine dei Medici di Bologna, docente Master Universitari in M.N.C., già docente alla scuola Ayurvedic Point; socio fondatore Ass. ASIA, insegnante di Yoga e 2° dan Ki-Aikido Yushinkai; consulente farmacologo e formulatore di preparati ayurvedici innovativi con piante italiane; socio fondatore Ass. Medicina Centrata sulla Persona ONLUS; ha studiato con Vaidya Bhagwan Dash, Asthavaidya Narayanan Nambi, Madhu Bhajra Bajracharya

Un Commento a “La costituzione tutela la libertà di scelta terapeutica?”

  1. Milena ha detto:

    Milena scrive:

    1 agosto 2010 alle 17:57

    Forse si potrebbe spezzare una lancia in favore del personale ospedaliero di reparto, medici e infermieri che, nella politica di risparmio del personale e di congelamento degli organici pubblici, sono sottoposti a pesanti e frequenti turni di guardia.
    Tutti noi siamo a conoscenza delle estenuanti code d’attesa nei servizi di Pronto Soccorso e Radiologia, nei Poliambulatori e agli sportelli CUP sempre sovraffollati. Mentre aspetti il tuo turno, da paziente diventi impaziente, non vedi l’ora di andare sotto e poi quando tocca a te, se il personale di turno non ti lascia parlare oppure non si ferma un po’ di più ad ascoltarti o a darti spiegazioni, ti scandalizzi e protesti contro la sanità pubblica.
    In realtà, manca proprio anche il tempo, dal momento che nelle strutture ospedaliere le ore di straordinario non solo non vengono più riconosciute, ma addirittura il personale viene continuamente richiamato a contenere le prestazioni nell’orario di lavoro. In queste condizioni, il dipendente, se non viene mosso in alcuni casi dalla sua ” buona volontà “, è solo spinto dalla stanchezza e dalla necessità di concludere la sua attività entro il suo orario.
    L’impostazione di tipo aziendale applicata alle strutture sanitarie pubbliche ha purtroppo ridotto l’aspetto umano nelle prestazioni sanitarie e naturalmente chi ci rimette è sempre il paziente e cioè colui che invece avrebbe bisogno di essere ascoltato, seguito e consigliato.
    E per quanto riguarda la scelta terapeutica per la tutela della propria salute, il cittadino si trova di fronte, è vero, alla pluralità di sistemi scientifici e scienze mediche, ma e’ altrettanto vero che in questo terreno agiscono tutti gli strumenti e le modalità di competizione sia in ambito della Medicina Ufficiale che in quello delle Medicine Non Convenzionali (MNC). I nostri sensi e la nostra mente sono bersagliati da messaggi e suggerimenti più o meno penetranti ed efficaci. E ognuno tira l’acqua al suo mulino.
    Riuscire a scegliere e poi a decidere da chi farci seguire nella cura della nostra salute è un fatto di coraggio, di piena responsabilità e soprattutto e’ una presa di libertà.

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